3 GIUGNO, 10. IINO 1828, RINKIBRANZI DELLA SETTIMANA: "MOTUPROPRIO. DATO DA &3 : uando Iddio con una disposizione | mirabile ci chiamo a succedere immeritamente a tanti Sommi Pontefici illustri per santita, | per dottrina, per prudenza e per altre virti, Noi conoscemmo all istante_P importanza, il sommo peso e le difficolta gravissime del gran= de incarico, che Dio ci affidava; ed alzati a Lui gli sguardi della nostra mente, la diremo francamente, scoraggiati ed oppressi, Lo pre- gammo ad assisterci con abbondanza straor- dinaria di lami e di grazie d ogni maniera. Non ignoravamo la posizione sotto tutti i rap- porti difficile, nella quale ci trovavamo, per cui fu un vero prodigio del Signore, se nei primi mesi del Pontificato noi non soccom= bemmo alla sola consiđerazione di tanti mali, che ci pareva venisse sensibimente logoran= doci la vita. Non bastavano a calmare le nostre apprensioni le dimostrazioni di affetto, che ci prodigava un popolo, che avevamo tatta la ragione di credere affezionato al proprio A S. pio IX. 2 s onmmm)\\)% Padre e Sovrino, per cui ci volgemmo con maggior efficacia ad implorare i soccorsi da Dio. per la intercessione della Sua SS. Ma- dre dei SS. Apostoli protettori di Roma, de- gli altri abitatori del cielo. Con queste pro- messe esaminammo la rettitudine delle nostre intenzioni, e quindi dopo aver presi i consigli di alcuni e talvolta di tutti i Cardinali nostri fratelli, emanammo tutte quelle disposizioni relative all ordinamento dello Stato, che a mano a mano sono comparse fin qui. Furono queste accolte con quel contentamento e con quel plauso che tutti conoscono, e che servi= vano di abbondante compenso al nostro euore. Intanto sopravvenivano i grandi avvenimenti non solo d Italia, ma di quasi tutta_ | Euro- pa, i quali riscaldando gli animi, fecero con= cepire il bisogno di formare dell Italia una nazione piu unita e compatta, da potersi met«= tere al livello delle altre primarie. Questo sentimento fece insorgere una parte d' Italia i hi