ILLUSTRISSIMI ED, ECČELLENTISŠIMI SIGNORI. : m KE čedmi: Bahoghei NegBizikita ed deiE Confble .JE Ragufeo', nel Regno di: Cipro ;/ ammogliato , ma Ee: prole', “chiamo 'a “fe nel anno 1735, me umiliffi- mo fervitore. di" Voftre “Eccellenze , "fuo- Nipote ex fo- vore: promettendo Je m ovelje: riconofeiuto “ćapace_ di Procu- tav per st mio imprego >“ come fpicca da lettera' regiftrata | nel fuo Libro Copia Lettere'del 17340436 f0l. 1s1, | | e dalla Memoria data al Capitano Marco Milillo alPar= oo R ticolo 2.in<cul, fib finem, gli dice'; e prenderete Steffa- No no m2. Nipote,, fe favabiono y'ćome Š "bo detto ; la qual Memoria € “regiftrata: nello fteo“ Libro fol. r6r ; ed il Libro deve 'effere fra Carte e Libri , trafportati“ da Cr- pro'a Ragula : imperciocchč la lettera ame ditetta & rimafta allora in potere delle Monaca Pierina 'Garmo- gliefi, mia Zia, e la Memoria al Capitano. fta ke ma- ni“ isel medefimo X 19 soma Ba u A tale. chiamata , 1] fu mio Padre A Abtio Seugtiagt | g) a non volendo dilguftare 11 Zio con auitorita Paterna. mi | a diftolfe dallo ftato Rehgiofo , RAtoui ero ftato gla accet- = zato dalla Religione ćhe avevo prefčelto. Fui pertanto; contro “rhia voglia:, com '€ 'notorio in: “Ragu- > fa; «condotto: a Venezia , fulla Nave, che'gf appartene- va, e laoquale era comandata: dal fu Capitano: Marco Mihllo;' donde por colla medefima paffai in Cipro. Giuntovi:in:Maggio: 1736 , mi diffe il Zi, che potevo falvarmi ranche Rando al Secolo'; mi feće fubito Can- celliere del Confolato; e: fui ričllo fteffo" tempo impie- | gato negli. efercizj Mercantili ;' ed' ammeffo alla piena“ čelfiddiza del maneggio di tutti gl affari, come fpicca da<libri, come fopra trafportati . Dopo. poch1. mefi , tra la inclemenza dell aria ,; tra la fe- verita del fuo carattete , € fra“ moltiplicati incomodi delle fariche , fui prefo dalla triftezza, e parlar del mio: Bišino alla čltzionč dello ftato Relistofo . Allora il Zio _ mi replico:;che potevo falvarmi anche ftando al Secolo 5 “'— ,, mi. manifefto» la fua intenzione- di“ perpetuare in me fel Ai medefimo , e mi conforto dicendomi', che: egli “aveva" s travagliato: 35e continuerebbe a travagliare | pčr' me ; gi) che «come:: quetti era il fine, per cui “mi aveva chiama- to! 'a.fe>, cosi:quefti farebbe ftato 11 patto: ela merce: ol 1 de: delle !mie tatiche , della mia po Bgdribne“ 3 della: mia“ WanewHuiniub- siheći sh m pio | Calcolate da me quefte condizioni, € pofi per bai della “E Sigi | mia o“ 1 i: đ O md ir g MDA