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iz Pupnata, 17 Caenazzo Iran pok. Vicka zlatar
Korčula, 18 Papi Marin posj. Prijevor, 19 Krile
Pero pok Stjepana posi. Lapad, 20 Kljunak Ni-
ko Nikov trg. Brsečine, 21 Tvrdeić-Spuga Andri-
ja pok. Marina posj Žrnova, 22 Radulić Miho pok.
Gjura posj. Stoo, 23 Pitarević Ivo pok. Iva posi.
Lapad, 24 Vid Frano pok. Stjepana trg. Trpanj,
95 Skrabalo Ivo pok. Mata brodovogja iz Popove
Luke, 26 Haoza Luka trgovac iz Sustjepana, 27
Kuljevan Antun pok. Nikole obrt. Lopud, 28 Ta-
lija Nikola pok. Autana obrt. Lopud, 29 Radica
Marin Špirov obrt. Korčula, 30 Kalafatović Ivo
pok. Joza brodovogja Janjina, 31 Stražičić Mušić
Nikola pok. Marina posj. iz Babinopolja, 32 Klaić
Vuko pok. Miha posi. Popovići, 33 Malošević Mi-
ho Stjepov posj. Cavtat, 34 Ivetta Mato podkap.
Trpanj, 35 Magud Pavo pok. Mata posj. Gruda,
36 Foretić Spaso pok. Nikole obrt. Korčula.

Imena 9 namjesnih porotaika iz Dubrovnika :
1 Giurić Lujo trg., 2 Mandolfo dr. Salamon odvj.,
3 Matijević dr. Vlaho odvj., 4 Šarić Matej ljekar-
nik, 5 Pugliesi dr. Antun c. k. bilježnik, 6 Ser-
ragli dr. Abele odvj., 7 Banac Božo trg. 8 Podić
dr. Baldo odvj., 9 Šilje Leopold trgovac.

Dubrovački parobrodi. — Balka« iz Sa-
loniki-a put Rieke krcat raznijem tovarom. —
Gundulić iz Rijeke put Bordeaux krcat duga. —
Beatrice krcat u Poti rudom. — Napried na pu-
tu iz Pomarona za Rotterdam krcat rudom. —
Prazattus na putu iz Northschields.a za Trst kr-
cat ugljenom. — lstok na putu iz Marsilje za
New Orleans prazan. — Plat iskrcava u Maria-
nopoli. — Hartington na popravku u Trstu.

 

Priopćeno. *)
,Uoncerto di musica sacra.“

Da giorni mi veniva molcendo |' orecchio pe-
regrina, appo noi, voce di un non lontano con-
certo sacro. Sia ben venuta, esclamai tutto lieto
e festoso, questa avis rara, foriera di ben pil
fausta primavera.: — Che vale dissimularlo: la
masica veramente sacra č bandita dal legittimo
e paterno suo tetto — la casa di Dio —; fu de-
tronizzata dal medesimo regale suo seggio! Chi
non gioisce, non esulta a qualsiasi provido tenta-
tivo per rivendicare alla musica sacra il suo pris-
tino e connaturale lustro? Vieppil t' empie |' a-
nimo di gioia la lusinga che eziandio fuori del
recinto sacro vi sieno periti in arte, i quali van-
no perscrutando le recondite bellezze degli spar-
titi di due e tre secvli addietro. — Tale senti-
mento invase me pure a quella prima voce: che
anzi ogni dilazione accresceva, centuplicava nel
mio animo la brama di gustare, sia pure fuori
del tempio, frutta cecilisne.

Il bramato istante s' approssimava a gran
passo. Vengono diramati per ogai dove gl inviti ;

ne sono onorato io del pari. Con avidita m' av-
vento šopra il rispettivo programina.

Alla prima pagina vi trovo registrati i nomi
delle dame, siguorine, signori e fanciulle, che con
esemplare cortesia e abnegazione ConCorrvno ad
opera si nobile.

Dalla valentia neli' arte dei suoni — in an-
tecedenza & me nota — di parecchie gentildonne,
nouchč dei cinque signori, mi riprometto un esito
pil che brillaate. Mi colpi solamente e di primo
acehito la sproporzione delle parti. Per quanto
robuste e atletiche possauo essere le forze vocali
di due venori e di altrettanti bassi, pur tuttavia
quattro sole voci maschie non valgono ad equili-
brare 23 vuci soprane.: La soluzione pero di que-
sto problema alquauto enimmatico, pensavo tra me
stesso, me la porge:a il programma.

U programma davvero si presenta in alcuni
punti lucido.“ A mo' d' esempio il n.o 2 vi & ia-
testato duettino per tenore e basso; il no 6 del
pari duettino; 7.“ fuga a 3 voci (uguali o disuga-
ali?) 8. duetto; 9.% notturao per soprano & mezzo-
soprano; 10. duetto. L' 11. eligia per mezzo sopra.
no, coutralto e coro: dubito se tale caratteristica
quadri a capello alla strofa ,Quando corpus mo-
rietur“ ,... Tuttoch& il primo verso palesi (allo
sguardo mondano) un aspetto lugubre, elegiaco; i
due seguenti raggiano di isiaca speme. N.
12 fuga & 8 voci, con voci bianche, Quest' inge-
nua aggiunta ,cou voci bianche“ mi fa supporre
che si tratti di fuga a 3 voći miste, — Altri pe-

*) Za sastavke pod ovim naslovom pisac Jean

odgovornost, — Na želju samoga pisca te još d eh
Hrvata u Dubrovniku i e

na auskom

 

ta iznimno ESTA ovaj ia pg ku,

u nam ga mogu raz prvo priregi koncer-
b is

II AA ok

r& soggetti nan vanno esenti da equivoci ad 0-
geurita Il p. 1 Coro con voci bianche. Ma, bece-
detti, il vocabolo coro cvntiene um' idea generica
e molto vaga. Nel maremagnum musicale trovia-
mo cori all' unisone, nopebč di quelli a 2,3, 4 e
pil voci. I compositori dei secoli amdati diletta-
vansi componendo cri sacri e profani a 8, 16-32
voci, et quidem reali. Fra questi il celebre Gre-
gorio Ballabene (f 1803) si ebbe il maschio co-
raggio di costruire un colosso inaudito contrap-
puntistico, vale a dire una Messa a 48 parti rea-
li. Dunque dal coro all' unisono alla bella cifra
48 & č lunghissima via da percorrere. — N. 3

'pezzo d' assieme: diamine, spiegatevi meglio: a

quante voci? N. 4 concertato: forse in forma o-
mef»na, ovvero polifona e s' intende a quante par-
ti? Ma gih all' esecuzione abscondita patebunt.

Siamo gi al crepuscolo serotiuo del giorno
7 cor. Eolo s' aruffa pil che mai; coll' inoltrarsi
della notte imperversa, stride, si scatena con tut-
ta la possibile vemenza sulle nostre spisgge. Bo-
num omen per tempi pi felici...!

Triste pronostico al comtrario s impossessa
della mia immaginativa; incomincio a diffidare...,
non so se di me stesso, o di che cosa... Non mi
lascio pero sopraffare da cotale misteriosa pusil-
lanimita&: vinco me stesso, e difilato m' avvio al
casino militare.

La sala vastissima e sfarzosamente decora-
ta, verso le 84 č a meti occupata. Gli artisti —
dame, signori e fanciulle — sono al loro posto
sfilati in bell' ordine. II maestro tocca il piano-
forte per dare principio al preludio dell' opera.
Alle prime battute il triste pronostico di pochi
minuti innanzi si svela nella sua sincera realta :
spes me fefellit... prorompo tra me medesimo. >

E questo mesto accento, credetemelo, |' a-
vrei soffocato in me stesso, qualora il , Dalmata“
pocbi giorni addietro non avesse con elogi non
pur esagerati, bensi eziandio inopportuni provo-
cato queste brevi ma oggettive osservazioni sul
conto dello Stabat del m. Strino.

Il panegirista la sbaglia grossolanamente ed
esagera fino all' eunesima potenza, prendendo co-
me punto di partenza il geniale e simpatico Pe-
rosi; indi retrocedendo di alcuni secoli fino a toc-
care un Palestrina (; 1594) per tramite torto af-
fatto, giacchč il Jomelli gli & di pieni due secoli
posteriore (i 1774); facendo poi precedere un
Cherubini (nato nel 1760) al Carissimi (o. 1604)
»per venire (testuali parole  dell' articvlista) a
Mercadante — che polenta! —; e terminando il
quadro cronologico con Calligani — forse Galli-
goani? — e Rossi; per... annoverare uno Stri-
no come ottavo tracotanto senno! — Ma chel il
corrispondente non č pago di tracciare un paral-
lelo tra Perosi, Galignani, Rossi e Strino (dall' al-
tro lato), che cid sa di soverchia modernita...;
bensi con un salto inaudito e partentoso miraco-
lo, non concesso finora ad alcun taumaturgo, im-
pera al sole: sta“; e lo fa indietreggiare di 164
anni almeno, per immedesimare, in base al siste-
ma della metempsicosi, lo Strino collo spirito del
Pergolese (+ 1736), o viceversa! L' iperbolista
del ,Dalmata“, come si vede, intoppa in anacro-
nismi ed altri errori si madornali, da muover a
compassione. Nella foga del suo entusiasmo si
espande in questi accenti: ,le melodie e gli spun-
ti sono cosi chiari, cosi elevati da nulla aver a
che fare con la musica profana.“ Come mai pote-
te voi giudicare di musica sacra e profana, non-
chč precisare i confini dell' una e deli' altra, quan-
do plasmate una medesima pasta del princeps mu-
sicae (Palestrina) con Cherubini e Pergolese; e
quel che & peggio mettete un misero Mercadante
a petto di un Goliat, quale si & Palestrina, e di
altri giganti ?

Sappia |' incensatore del m. Strino (suo pre-
sunto compositore di musica sacra) e con lui |'a-
autore stesso, che si & ritrosi oggidi, & non a tor-
to, nel concedere al Pergolesi (il međesimo dica-
si di Haydn, Mozart e Beethoven) ua seggio fra
i puri compositori di musica sacra, che conviene
bene distinguere dalla religiosa.

Ma il capolavoro liturgico — contrapuntistico
& bello che terminato: fra breve verri pubblicato
come lo anunuozia ai quattro venti |' entusiasta, il
quale ,quantunque non sia profondo in musica
(Ingenua confessione KepeL, & certo che i dot-
ti (l) musicisti troveranno nello ,Stabat“ del m.*
Strino tante bellezze che sfuggono al suo breve
esame affrettato.“ Sfratto adunque allo ,Stabat“
di un Dvoržak, di un Pergolesi, di uu di
un Palestrina altresi; chč ua nuovo, .
mo astro brilla ora nel cielo musicale!

Prendo fratianto in perola il signor padegi-
rista, allorcha classfica musica dello Strino
come sacra: segno sicuro che il maestro medesi-
mo ne & pil che persuaso, Ora intendo percho il
critico senza reticenze tutto

ve trovi la dolcezza. la pienezza ed in una la.
plic ta di armonia; il nerbo contrappuntistico ; do-
ve la delicatezza, leggiadria e sublimita di melo-
dia; dove il genere imitativo; dove la forma fu-
gata del maestro napoletano ? Qui al contrario di
bel principio — nel preludio — ti colpiscono ar-
monie legciere di terze e seste un basso di
quando in quando tremolante, 0 (non
pero pedale), qua e la interrotte da qualche set-
tima diminuita, scioglieatisi poi in un gpatetico
pizzicato, non di archi, ma.... di fo =
Chiuoque vedeadosi sehierato davanti si ma-
nipolo di cantori, si sarebbe senz' altro atteso un
bel coro a 4 voci miste. Sembra invece, si sis
voluto a bella posta far a pugui con tutte e le
pil ovvie regole di composizione. Rimasi
lato all udire i due tenori da capo a coda segui-
re parallelamente in 8.4 le soprane; i bassi alla
lor volta cantavano |' 8a inferiore delle contral-
te. Ubinam gentium ...?

Se le voci cantanti hanno da essere le mu-
liebri, ad quid frammischiarvi le virili? Non per
puro rinforzo — errore del pari intollerabile —
dappoichč le 23 soprane e contralte superano di
gran lunga, ecclissano anzi le misere (per q
robuste) quattro voci maschie, che nel caso nostro
dovrebbero servire di ! Madoroalita ar-
tistica senza pari; nč v' č ripiego di sorta che
possa giustificarla. — Nr. 2 Duettino. Allegretto
a tre tempi; in fine agitato. Manifesto le prime
impressioni subite da quella ed unica audizione:
forse in qualche parte inesatte. — 3% Largo, pia-
nissimo, dipoi mosso: duetto con coro. Modo mi-
nore, cadenza finale maggiore. — Sembra che il
compositore abbia voluto stereotipare parecchie
terzine dello Stabat mater alla foggia dello csardas
ungherese. Parlo, s' intende, unicamente della strut-
tura esterna, dappoicha avuto riguardo all' origi-
nalita ed al valore intrinseco il ballo nazionale
ungherese sta al disopra di certe frivolezze....
Ed invero lo csardas nella prima parte contiene
un largo patetico di singolare squisitezza; la se-
conda parte č un graziosissimo allegro.

Nr. 5.% Un larghissimo a quattro, che diffi-
cilmente troverebbe riscontro nella determinazio-
ne metronomica. — 6.% Largo del pari a tempo
ternario. Nr. 7. Dulcis in fundo. Fuga a 3 voci.
Che cosa mai il M.% compositore. intende, se č le-
cito interpellarnelo, per fuga ? Forse un semplice
allegro, agitato, se. vuole anche furioso; oOvvero
una formola contrappuntistica, cui non vale &
smaltire chicchessia? Perchč denominarla fuga a
tre voci, mentrecha egli porse all' uditorio una
meschinita a due sole voci (ut supra)? Non vo-
glio spingermi tant' oltre da sospettare che |' au-
tore abbia voluto a bello studio illudere |' indul-
gente uditorio. i si surebbe in tal caso ingan-
nato a partito. Noi non ci siamo illusi davvero;
che anzi, a dirla sehietta, restammo pienamente
disillusi: 1' illuso al pil sara |' autore medesimo.

Percha mai il m.* Strino, il qusle due anni ad-
dietro fč eseguire en famille lo Stabat del Pergolese
(non sia forse questo il vincolo d' affinita fra i
due maestri...!); perchč, dico, ora indietreggia
si miseramente (ei pero la pensa altrimenti: & qui
to 1 illusione); laddove ad elementi, di

sta appun!
cui egli disponeva in questa congiuotura, avrebbe
classica ; ed avreb-

potuto affidare qualsiasi opera
be dovuto altresi onorare |' uditorio Raguseo čon

ber pil scelto mazzo di fiori artistici? Laddove
nei concerti, non destinati e8 te a me-
morare il centenario, od altra fausta ricorrensa
dei tanti e non peritori musicografi, ti si presen-
ta un programma tempestato di squisitistimi ed
isvariati lapilli, da formarne un artistico mosalco;
al contrario il m.* Strino non si perito di amma-
nire, et quidem in un concerto sacro, & sceltissi+
mo pubblico, al fiore della cittadinanza esclusiva-
mente frutta da proprio canestro.
<Egli senza dubbio fidava oltremodo di sč,
dacchč si accinse ad opra si ardua da concertare
uno Stabat mater, dico uno Stabat, oggidi, quaw+
do la scienza musica noa č pih inje dt
sivo di pochi;:qaando le opere polifi dell' e-
aurea non marciscono pil ug scaffali
publiche e private biblioteche, vengođo
con indefesso studio e specisle venerazione e8a-
minate, analizzate e con lodevole profitto d
te; quando infine la critica & all' &pogeo
sua robustezza, quindi con sottigliezza cribra sie-
no pure o di polso, ed inesorabilmenta ver«